La scelta: L'attore di fronte all'abisso

SEMINARIO condotto da FABIO DORIALI

La scelta: L'attore di fronte all'abisso

Uno studio su Taking sides (La torre d’avorio) di Ronald Harwood.
Seminario intensivo condotto da
Fabio Doriali

“Wilhelm Furtwängler (1886-1954) fu il più grande direttore d’orchestra della sua generazione. Era all’apice della carriera quando Adolf Hitler diventò cancelliere della Germania nel 1933. Molti suoi colleghi ebrei furono costretti all’esilio; altri, non ebrei ma avversari del regime nazionalsocialista, emigrarono per protesta.
Furtwängler decise di restare e per questo fu accusato di avere servito il nazismo.Nel 1946 si presentò davanti ad un tribunale di denazificazione che si occupò di istruire il caso contro di lui nella Berlino occupata dagli americani.Poco o nulla si sa dei motivi e dei metodi di questo tribunale.Resta il fatto che Furtwängler fu umiliato, aggredito, offeso nel profondo.

Ronald Harwood


Presentazione seminario

"La torre d’avorio" (Taking sides) di Ronald Harwood riesce nell’essenza ad essere il nascondiglio dell’attore dietro le macerie dell’odio precostituito.
Un banco di prova spesso probante nell’emergere, filologicamente in piedi, dall’assunzione di responsabilità attorale versus il personaggio. Nessun lirismo. Nessuna poesia. Solo lo scontro tra l’arte del personaggio e l’arte dell’attore sullo sfondo di una verticale d’odio pregressa.
Cercheremo un percorso tra l’accanimento iperrealista e l’ascesi portata, tra la tirannide senza tragedia e il dramma senza sporcizia morale. Cercheremo un assunto che ci consentirà di avvalorare o smentire il non possesso del personaggio da parte dell’attore alle prese con un richiamo e un dettame interpretativo sovraesposto, granitico, gelido.
Un credere qui immolato sul filo spinato di una storia che ne è traccia consapevole. Un motto di vita attorale e interpretativo che qui diventa fatto biologico dato, scontato. Ci muoveremo entro questi confini. Un esplendor geometrico interpretativo pregresso rispetto alla storia, una capacità di vertigine che possa essere indagata nel bagaglio tecnico dell’attore.

Nel corso del seminario verranno esaminati, a partire dal testo di Harwood gli aspetti tecnici legati alla sovraesposizione della voce e del corpo in situazioni limite e in un contesto fortemente ansiogeno.


Il seminario, destinato a uomini e donne maggiorenni, si compone in 2 moduli ciascuno di 8 ore di lavoro dove, dopo un necessario approfondimento delle tecniche di training mirato alla vertigine interpretativa, si darà spazio e luogo all’approfondimento degli aspetti legati alla volontà assoluta, al fanatismo attorale che si sovrappone qui al fanatismo ricercato e sovraesposto.

Non si tratta di un seminario di:
Teatrodanza
Movimento espressivo
Analisi del testo
Scrittura scenica
Training applicato ad ascolto – fiducia
Condivisione teatroterapeutica

Il fanatismo nasce come fatto interiore e presuppone un rapporto assoluto, trascendente con il gruppo di riferimento.
Nel primo giorno di lavoro cercheremo di approfondirne gli aspetti legati alla tecnica e alla preparazione psicofisica dell’attore alle prese con i ruoli dell’assoluto.Nel secondo giorno di lavoro potremo analizzare alcune scene e provare a renderne esplicito il moto e il motore attraverso un abbozzo di lavoro strutturato.
È richiesta una buona conoscenza del testo.
Ogni partecipante deve portare 1 (1 solo) oggetto di scena a scelta tra:
telefono da tavolo, meglio se non a tasti,macerie (di qualunque tipo, di qualunque sostanza, di qualunque segno),dischi in vinile,giradischi,fogli di nylon in plastica trasparente,una lampada da tavolo utilizzabile in grado di proiettare un fascio luminoso di buona intensità.
Gli uomini dovranno avere la memoria di un passo, anche breve, a scelta tra i personaggi di Arnold, Rode, Furtwängler.Le donne dovranno avere la memoria di un passo, anche breve, di Tamara Sachs o delle lettere da lei fatte recapitare.